lunedì 17 agosto 2015

RECENSIONE LETTERARIA: Il Suggeritore - Donato Carrisi


Premetto che nessuno mi paga per scrivere questa pseudo-recensione e non sono amica né di Carrisi né dell'editore! Ve lo dico perché forse qualcuno potrebbe farsi delle strane idee leggendo le righe che seguono...
Questa sarà invece una quasi-dichiarazione d'amore a Donato Carrisi (inteso come autore, naturalmente), sì perché dopo aver letto il suo primo romanzo "Il suggeritore", è scattato il colpo di fulmine e adesso che li ho letti quasi tutti (mi manca "Il tribunale delle anime" nonostante abbia già letto "Il cacciatore del buio") posso confermare di esserne follemente innamorata!

Mi ci è voluto davvero tanto per tornare ad avvicinarmi alla letteratura italiana, come dicevo in questo altro post, è stato grazie a Sandrone Dazieri che l'ho riscoperta e che ho voluto dare una chance anche a Carrisi, non potevo fare scelta migliore!

Non mi ripeterò nel racconto delle mie esperienze di lettrice nel passato, voglio solo ricordare, giusto per darvi un'idea di quali sono i miei gusti in fatto di lettura, che l'unico ed inimitabile scrittore di thriller che è sempre stato ai primi posti nella mia personale classifica, è Giorgio Faletti, da quando ho letto "Io uccido" non ho mai più trovato la stessa suspence in un qualsiasi giallo, sia italiano che internazionale...fino a quando ho incontrato Carrisi!

Il Suggeritore è forse il migliore tra le sue creature ma vi assicuro che pure gli altri sono nettamente superiori ad ogni altro thriller da me letto e per avvalorare la mia opinione posso dirvi che ne ho regalato una copia anche ad una persona a me cara, lettrice ossessiva di gialli e horror da decine di anni, appassionatissima di Stephen King ma anche di Dan Brown, che dopo aver letto Il Suggeritore è rimasta davvero molto colpita dalla bravura dell'autore, confermando che pochi altri riescono a tenerti tanto incollata alle pagine del romanzo senza svelare come sarà il finale, cosa fondamentale quando si tratta di un racconto del genere.

Ma veniamo al romanzo nel dettaglio. Inizio subito con il dire che una grande particolarità sia di questo capitolo che del successivo "L'ipotesi del male" è la mancanza di un'ambientazione specifica, non sappiamo dove si svolgono i fatti, la località è anonima, questo potrebbe inizialmente creare qualche disagio nel lettore abituato ad immaginarsi degli scenari reali (che sia una grande città, un paesino, in Italia o all'estero) ma vi assicuro che dopo poche pagine la storia vi prenderà e questo particolare aiuterà a creare in voi una sorta di turbamento (dove si svolgono queste vicende? Potrebbe essere vicino alla mia zona?).
L'altra cosa che, almeno a me ha colpito, sono i personaggi che non sono divisi in "buoni" o "cattivi", non sai mai cosa aspettarti da ognuno di loro, persino la protagonista non è completamente "equilibrata" (passatemi il termine) ma deve fare spesso i conti con la sua parte più fragile.
Per il resto che dire...ricordo solo di aver avuto difficoltà a staccarmi dalla lettura, di aver parlato da sola mentre lo leggevo commentandolo come fosse un film, di aver avuto quasi il timore di voltare pagina in alcuni punti perché non sapevo cosa mi stesse aspettando, di essere rimasta sconvolta in vari momenti per le rivelazioni che saltavano fuori, insomma io ci ho trovato dentro tutti quegli aspetti che dovrebbero caratterizzare un ottimo romanzo di questo tipo ma che purtroppo non si trovano quasi mai (giusto per darmi ragione da sola, l'ultimo libro che ho letto, di uno scrittore tedesco che sta riscuotendo grande successo, mi ha lasciato piuttosto delusa visto che sono riuscita a capire tutta quanta la trama tra la prima e la seconda pagina.....non dico altro!!!!).

Non voglio annoiarvi oltre con parole vacue che tanto portano sempre lo stesso significato: questo libro è bellissimo (per quanto può esserlo un thriller ovviamente), se vi piace il genere leggetelo!
Certo non dico che per forza debba piacere a tutti, so che alcuni ne sono rimasti delusi soprattutto a causa di una buona parte di dettagli totalmente irreali che aiutano ad arrivare ad una conclusione inaspettata, beh io non mi aspettavo di leggere una biografia o il racconto di una storia vera per cui un qualche richiamo al "paranormale" non mi ha disturbato. 
Quello che un po' invece può davvero scioccare è che non si tratta di un thriller leggero, i fatti sono piuttosto cruenti ed il tutto è reso ancora più angosciante dalle vittime dei crimini che sono delle bambine. Credo sia importante sapere questo per decidere se leggerlo o meno.

Concludo con una richiesta. Avete qualche scrittore da propormi? Adesso sono un po' in difficoltà naturalmente, non mi accontentavo prima figuriamoci ora, non ho più voglia di leggere gialli che già prima di metà libro intuisco come andranno a finire, per adesso in cantiere ho "L'uomo della sabbia" di Lars Kepler, vediamo come va, certo se qualche anima pia mi consiglia altro ne sarei ben felice! :-)

GENERE: Thriller

VOTO: 9 1/2-10

TRAMA:

In un paese indefinito cinque bambine spariscono nel nulla. Sulla loro scomparsa indaga la Squadra Speciale di investigazioni guidata dal criminologo Goran Gavila. Una sera, in un bosco, vengono ritrovate cinque braccia, una per ognuna della bambine. Le indagini non sono più proiettate verso un sequestratore, ma verso un pluriomicida. Nel bosco tuttavia viene ritrovato anche un sesto braccio: le bambine scomparse sono dunque sei, ma la sesta sparizione era ignota alla polizia. Alla squadra si aggiunge anche Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, solitaria e incapace di provare empatia.
(Trama tratta da Wikipedia - Quella che si trova sulla quarta di copertina secondo me non dà alcuna indicazione sulla storia)

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